Serra San Quirico

Ancona
Gennaio 21, 2016
Le origini di Serra San Quirico risalgono a tempi assai remoti per la posizione chiave del luogo. I documenti storici ritrovati nel nostro territorio parlano di epoche antichissime, con segni tangibili della civiltà etrusca, picena e romana, oltra al ritrovamento di una Necropoli dei Galli Senoni. Si suppone che Serra sia sorta come caposaldo romano all’imbocco della Gola della Rossa, passaggio obbligato per Roma e punto di grande importanza strategica. Un primo insediamento che si arricchì a poco a poco di edifici e fortificazioni, che crebbe e si consolidò all’ombra di Roma fino alla distruzione barbarica. Nel primo medioevo fu incorporata nell’esarcato di Ravenna e più tardi nella circoscrizione carolingia della Marca Inferiore. Inquadrata in questa sistemazione, Serra attende gli albori dell’anno Mille, allorchè rinnovata nelle strutture e nello spirito, rinascerà sotto l’impulso vigoroso del Monachesimo, rappresentato da S.Romualdo Abate.

Serra San Quirico Stazione

L’attuale grossa borgata adagiata sulla riva del Fiume Esino e sede di un antico mulino, nacque intorno alla chiesa di S.Maria di Loreto edificata nel XVII secolo secolo per accogliere i viandanti che si accingevano ad attraversare la Gola della Rossa infestata da pericolosi briganti. Il 18 settembre 1841, il Borgo ebbe l’alto onore della visita pontificia di Gregorio XVI, proveniente da Loreto il quale non avendo tempo di salire al Castello si fermò nella chiesetta di S.Maria di Loreto, accolto da numerosi fedeli. Pare anche, stando alla citazione dello storico serrano Domenico Gaspari, che il Papa sia rimasto colpito dall’eccellenza del cibo gustato in quell’occasione. Nell’anno 1865 per la Stazione di Serra San Quirico, tansitò il primo treno della ferrovia Ancona – Roma tra gente vicina e lontana accorsa ad ammirare il progresso che avanzava. Passano i secoli, mutano le case e gli uomini. Restano le memorie chiuse nel libro dei ricordi.

Da Visitare

Le Copertelle: costeggiano tutta la zona ovest ed arrivano fino al Colle, dove si trova la punta di prora delle mura di fortificazione che danno al paese la forma di nave. La Torre del Cassero: torre di difesa principale del paese, risalete al ’300. Punto di vedetta e baluardo per dominare la Vallesina. Rappresenta l’elemnto principale del complesso denominato CASSERO, concepito come una fortezza costituita da due torri, e dalla Casa del Capitano. Chiesa di Santa Lucia: risalente al XIII secolo, distrutta e ricostruita nel 1650 in stile barocco E’ ricca di opere di pregio: l’altare dai marmi policromi (1739) e le cinque grandi tale absidali (Storia di S. Lucia e la Vergine appare a s. Ugo) realizzate da Guido Reni, Pasqualino Rossi, Romanelli, Giuseppe Cesari detto Cavalier D’Arpino. Pasqualino Rossi. Un protagonista del Barocco Nella chiesa è stato recentemente restaurato un antico organo risalente al 1676 costruito da uno dei più famosi organari dell’epoca.

Chiesa di Serra San Quirico: dedicata ai Santi

Quirico e Giulitta fu fondata nei primissimi anni dopo il 1000. Più volte ristrutturata fu completamente rifatta dopo il disastroso terremoto del 1744. La chiesa ha titolo di “PEVE” esprime ciò la giurisdizione gerarchica sulle altre chiese della zona. Nell’abside della chiesa è custodita la reliquia della SACRA SPINA (una delle spine che componeva la Corona di Cristo). Fu venerata nel 1539 da PAPA Paolo III. La Spina si presenta con la punta mozza e macchiata di sangue. Cartoteca Storica delle Marche: allestita all’interno dell’ex convento di Santa Lucia (1281) propone una ricostruzione didattica della storia della rappresentazione del territorio regionale dalle origini della sua configurazione territoriale moderna(intorno al XV) fino all’annessione delle Marche allo Stato unitario (1860).

Abbazia di S.Elena:

la fondazione è attribuita a San. Romualdo e risale agli anni 1009-1010. E’ stata inizialmente autonoma rispetto alle altre chiese, ma nel 1180 fu ammessa alla congregazione Camaldolese. La struttura architettonica si presenta in stile romanico-gotico; è a pinta basilicale con tre navate, costruita con solidissima tecnica in blocchetti di pietra arenaria irregolare. Gli elementi più caratteristici ed antichi (sec. XI-XII) sono la torre di difesa e il magazzino a volta a botte probabilmente ad uso cantina. Da vedere inoltre: la Chiesa di San Francesco, la Piazza della Libertà, l’ex Chiesa Santa Maria del Mercato, la Chiesa di S.Filippo Neri, il Castello di Rotoscio, Domo e la Chiesa di S.Paternaio. Serra San Quirico, è sede del “Parco Naturale Gola della Rossa e di Frasassi”.